Saper sfruttare le correnti dello Spirito,
e non rimanere legati alle situazioni.
Anche se con fatica si sale in volo verso le realtà del cielo, se l'impaccio della terra ci condiziona e non ci vorrebbe mai lasciare dalla piacevole e comoda condizione dell'avere i piedi per terra, dopo la fatica del decollo, possiamo ammirare dall'alto l'universo di noi stessi e del mondo.
L'albatros ci richiama l'alba della fede, sempre come possibilità donataci, ma anche sempre come inpegno da assumere.
Le nostre opere possono innalzare noi stessi e il mondo nel progresso della libertà, nel superare il limite e andare sempre oltre un confine che pareva assodato e che ci stava illudendo nel "qui e ora".
Salpare verso il "già e non ancora" non è solo un'avventura, ma è l'identità di colui che può.
