Andare oltre...

Andare oltre, oltrepassare, trapassare e intravedere in ogni situazione è la potenza che è affidata all'umana natura, e che la nostra coscienza può riattivare di fronte a ogni prova, ad ogni occasione di passaggio, di traversìa o di traversata di un problema, di un progetto, di una gioia, di una tristezza, di una delusione.
In noi, e mai fuori di noi, esiste la soluzione del problema;
risolverlo fuori ne è solo la logica e naturale conseguenza.
La presa di coscienza del nostro essere noi stessi in quella situazione, ci fa essere umani, quindi in grado con l'intelligenza, l'animo e il cuore a gestire e costruire, in quel caso, un ponte tra noi stessi e il nostro essere pieno, evitando la schizofrenia e la dicotomia; un ponte tra noi stessi e gli altri, evitando l'ipocrisia e la incomunicabilità; un ponte, infine, tra noi e la natura (o Dio), innalzando il nostro essere nella pienezza dell'infinito.
Anche nella situazione più cruciale, queste forze interiori non vengono mai meno; anzi, si affinano, rendendoci "pontefici"= costruttori di ponti, di legami, di comunione spirituale e materiale.
Intontiti e narcotizzati dai prodotti già fatti e finiti, che il progresso ci prepara e non ci insegna più a costruire, abbiamo perso la nostra coscienza di essere gli artefici di questa immensa potenza celata in noi; di fronte a un ostacolo, o ci perdiamo, o ci esaltiamo, squilibrando in ogni caso noi stessi, gli altri e la natura (o il rapporto con Dio).
Urge riprenderci questa identità non tanto di ANDARE OLTRE quello che siamo, ma IN QUELLO CHE SIAMO, riscoprendoci così più in simbiosi con la nostra natura originaria: quella dell'eternità, dell'infinità e della Verità, che non ci deve mai più sfuggire.